lunedì 5 dicembre 2016

"Harry Potter e la Maledizione dell’Erede" (serie Harry Potter #8) – J. K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne

Anche questo è un libro che mi è stato regalato per la mia Laurea, dopo esattamente 2 mesi dalla sua uscita (e sono riuscita ad evitare gli spoilers!). L'ho divorato in un giorno e mezzo circa!




Trama (dal libro): L’ottava storia. Diciannove anni dopo…
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora, da impiegato al Ministero della Magia, oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare.
Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, Albus, suo secondogenito, deve lottare con il peso di un’eredità famigliare che non ha mai voluto. Quando passato e presente si fondono in un’oscura minaccia, padre e figlio apprendono una scomoda verità: il pericolo proviene a volte da luoghi inaspettati.
Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne, Harry Potter e la Maledizione dell’Erede è un nuovo spettacolo di Jack Thorne. È l’ottava storia della serie di Harry Potter e la prima a essere rappresentata a teatro. Questa Edizione Speciale Scriptbook del testo teatrale porta la nuova avventura di Harry Potter, dei suoi amici e della sua famiglia ai lettori di tutto il mondo, in seguito alla première che si è tenuta nel West End di Londra il 30 luglio 2016.
Lo spettacolo Harry Potter e la Maledizione dell’Erede è prodotto da Sonia Friedman Productions, Colin Callender e la Harry Potter Theatrical Productions.

Recensione ed analisi.
Anche questo è un libro totalmente diverso: è una sceneggiatura in formato libro, pensato per tutti i milioni di fan del mago nel mondo. Un gran bel pensiero, davvero.
Si nota tantissimo, però, la non-mano della Rowling. Ogni cosa è totalmente diversa da come la conoscevamo durante le lunghe letture degli altri libri: i personaggi non hanno conservato la loro minima personalità, quella innata che rimane tutta la vita (forse soltanto di Ron si poteva intravedere qualche sprazzo di umorismo tipico del suo carattere); la storia è piena, ma che dico, stracolma di fantasia, tantissimi spunti con l’impressione che siano stati poco approfonditi e inoltre in qualche modo “disordinati”; tutta la parte dei viaggi tramite la GiraTempo (e cioè per la gran parte della storia) mi ha molto ricordato la serie tv “The Flash”, e soprattutto con gli episodi recenti riguardanti i viaggi del tempo di Flash e dei casini che crea di conseguenza; un’altra cosa che mi ha lasciata perplessa è stata la prima parte, in particolare le prime pagine, in cui passano 3 anni con un solo evento raccontato, questo mi ha lasciata abbastanza spiazzata e disorientata.
In tutta onestà, la mia opinione è divisa a metà: non sono del tutto convinta della storia (forse perché non è di mano della Rowling e/o forse perché è in formato sceneggiatura teatrale), ma d’altra parte non la voglio nemmeno depennare completamente dall’intera serie.

Stile di scrittura.
Lo stile è tipico delle sceneggiature teatrali e, nonostante le 400 pagine, le pagine scorrono molto velocemente soprattutto per la presenza dei dialoghi e di molti spazi vuoti e pagine bianche che separano le varie scene e i vari atti tra loro, essendo questi molto brevi (dalle 2 alle 4 pagine ognuno, a volte anche scene occupate da una sola pagina).

Consigliato agli amanti e fan di Harry Potter e della sua “mamma”, a prescindere dall’impostazione della storia.

Valutazione: 7

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